LA CASA – IL RISVEGLIO DEL MALE... la saga horror di Sam Raimi riparte col botto
Ha debuttato finalmente nei cinema italiani lo scorso 20 Aprile per la gioia dei molti estimatori del Sam Raimi formato horror.
Dopo una trilogia epocale, un ottimo remake e una serie tv a dir poco folle, arriva un sequel ad alto tasso gore che sorprende e rilancia il franchise, mostrando come la saga di Sam Raimi può continuare anche senza l’icona horror Ash Williams di Bruce Campbell, ampliando l’universo lovecraftiano ormai iconico a base Deadites, Necronomicon e magia nera.
Attraverso una sceneggiatura scritta dallo stesso Cronin, La Casa – Il risveglio del male, si segnala come un folgorante e violentissimo splatterone nel quale lo spettatore viene completamente sommerso da violenza e litri di sangue.

Dal punto di vista dell’intrattenimento questo nuovo episodio della saga creata da Sam Raimi e Bruce Campbell, qui in veste di produttori esecutivi, è un centro praticamente perfetto.
Il ritmo è sostenuto, le trovate divertenti e il sangue come già detto scorre a fiumi. Bravissime le due protagoniste principali: Lily Sullivan e Alyssa Sutherland.
“Il Risveglio del Male” è il nuovo capitolo dell’iconico franchise horror La Casa, avviato inconsapevolmente nel lontano 1981 da Sam Raimi, qui produttore esecutivo assieme all’attore protagonista Bruce Campbell, e rivisitato nel 2013 da Fede Alvarez.

Ma se quest’ultimo è riuscito nel compito assai arduo non solo di confrontarsi con il capostipite, assurto a cult e classico dell’horror mondiale, ma anche di “superarlo”, almeno a parere di chi scrive, con una rivisitazione cruenta e sanguinaria come solo pochi altri titoli al mondo e degli effetti speciali e visivi a dir poco sbalorditivi, questo secondo capitolo della nuova saga non tiene il passo col predecessore abbandonandosi alla ultraviolenza visiva con una vera e propria immersione nel sangue dal primo all’ultimo minuto.

Spostando l’azione dai boschi alla città, “La Casa – Il Risveglio del Male” racconta l’intricata vicenda di due sorelle intente a riavvicinarsi tra loro, interpretate da Sutherland e Sullivan, il cui ricongiungimento viene interrotto dall’ascesa di demoni in carne e ossa, che le spingono a una battaglia primordiale per la sopravvivenza mentre affrontano il loro incubo peggiore.

Totalmente ambientato tra le mura domestiche di un vecchio palazzo in disuso e in gran parte abbandonato, e strizzando non poco l’occhio al nostro Dèmoni 2 e a molti altri titoli eighties, il film di Lee Cronin è un vero e proprio tributo al genere horror, con una sterzata verso lo splatter e una serie di omaggi a destra e manca che si lasciano piacevolmente guardare per la loro genuinità, oltre che per l’ottima realizzazione e resa sul pubblico degli Fx, del make-up e degli effetti visivi.
