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La valle d’Itria: in Puglia tra le masserie


In Puglia gli abitanti delle città o dei grandi borghi rurali hanno un’usanza : passare qualche giorno di vacanza nella ‘masseria’, anche a pochi chilometri dalla casa abituale. E’ una sorta di seconda casa costruita nel passato che raccoglie i ricordi e le tradizioni di famiglia. Certamente l’utilizzo delle costruzioni caratteristiche per le coltivazioni è stato ed è tuttora importante.

Le masserie si possono scoprire nel territorio carsico che forma un immaginario triangolo tra Bari, Brindisi e Taranto. Anche se questi ‘ritrovi ‘ sono una caratteristica di molte altre zone del sud Italia e anche della Spagna e sud America.

Naturale sviluppo economico delle masserie sono i B&B che garantiscono un turismo slow e una tutela delle risorse ambientali e culturali.

La bassa Murgia: è questa la regione più tipica per trovare casette bianche nella campagna rossa su cui gli olivi verdi centenari si inseguono come personaggi con grandi mantelli; la più famosa attrazione è certamente Alberobello con le costruzioni bianche a cono, una volta deposito di prodotti agricoli o abitazioni temporanee. Ma sullo sfondo di questo paesaggio multicolore con piccoli centri storici, a nord ovest sono da tener presente la RISERVA NATURALE BOSCO PIANELLE, con le ‘gravine’, incisioni carsiche, e accanto il PARCO DELLE QUERCE, con le sue istallazioni turistiche e anche l’acquapark.

Al centro della valle d’Itria si trova Crispiano, il paese delle cento masserie, non lontano da Locorotondo, tipico paese con pianta circolare ( luogorotondo)


Perché valle d’Itria? E’ un nome poco noto, tutti pensano al Salento, all’Otrantino, ma questa valle ha un paesaggio rappresentativo della Puglia . Itria deriverebbe probabilmente dalla cappella della Madonna dell’Odegitria che si trova nella chiesa dei cappuccini a Martina Franca, dove un’antica effige testimonia il culto di origine bizantina introdotto all’inizio del 1000 dai monaci basiliani .

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