Matera, città emergente nell'osso' appenninico

L'osso è l'area più interna della penisola italiana, la zona attraversata dalla catena degli Appennini e dalle varie ramificazioni di alture e altopiani, e la polpa è l'area costiera e le piccole pianure. Questi termini costituiscono una colorita definizione di Manlio Rossi Doria, molto in voga nella metà del 1900, soprattutto nei centri culturali e nel Sud dell’Italia. Qui l'attività economica prevalente è la coltura di non molti prodotti e la pastorizia, mentre nelle pianure c'è un'agricoltura più fiorente caratterizzata da ortaggi e produzioni che fanno della tipicità la loro essenza. Lungo le coste c'è il turismo soprattutto.
Matera non è molto lontano dal mare ma risente già del clima appenninico. È circondata da colline e terrazzamenti. Il suo centro ha avuto, nel secolo scorso, un lento spopolamento. Adesso però desidera rifarsi dei periodi bui. È stata molte volte bistrattata e si faceva riferimento ai 'Sassi' come a tuguri e piccole grotte in cui la gente viveva. È stata nominata capitale europea della cultura nel 2019. L’ originalità dell’insediamento, le Chiese antiche e la struttura delle rocce calcaree che formano intorno profonde spaccature hanno contribuito alla nomina.
È famosa la Cattedrale della Madonna della Bruna e di Sant'Eustachio, poi ci sono S. Agostino, San Giovanni Battista, fuori della città, ma...i luoghi di culto costruiti in una città relativamente piccola sono veramente tanti, senza contare le Chiese rupestri, quelle costruite nella roccia, nella campagna o vicino a qualche sorgente.

Matera, da città della coltura è ora città della cultura. L'assetto urbano unico al mondo e irripetibile ha fatto breccia finalmente nell'opinione pubblica e tutti guardano con curiosità quei 'Sassi' che sono ora disabitati e offrono uno sfondo paesaggistico adatto a molti film e documentari. Qui è stato girato il film di Mel Gibson: la Passione di Cristo. I' Sassi', la parte antica della 'Civita’, aggrappati alle colline calcaree, sono, per la loro unicità, Patrimonio dell'Unesco dal 1993. Queste immagini della città, nei film, hanno creato un'attesa indimenticabile, un senso di stupore e un’emozione unica. Il fulcro della visita a Matera è quest'insieme di stradine e grotte (appunto ‘sassi’) scavate nella roccia tufacea, con uno sviluppo imprevedibile e uno sfondo suggestivo soprattutto con le luci del tramonto. I terrazzi dove sono state costruite le case sono uniti da scale e scalette infinite.
Le strade diventano labirinti, le caverne diventano grotte, le candele diventano luci, le cavità diventano case con finestrelle illuminate come quelle dei presepi. Lo scenario singolare ha portato Matera a divenire 'polpa' e non osso.
Gabriella Capone