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Russell Crowe nei panni dell'esocista del Papa.

In L’esorcista del Papa c’è Russell Crowe che fa Gabriele Amorth, tonaca nera addosso, fiaschetta di whiskey in tasca, battuta sempre pronta, anche nei momenti più improbabili.

L’Amorth di Crowe fa “cucù” alle suore che passano, risponde male ai cardinali che vogliono mettere in dubbio il suo operato di esorcista, è pappa e ciccia col Papa e va in giro su una Lambretta bianca con la striscia rossa sul cui scudo, in basso a destra, campeggia il cavallino rampante della Ferrari (d'altronde, Amorth era pur sempre nato a Modena).

Perfino in Ispagna, come si dice nel film, Crowe ci arriva in Lambretta, rigorosamente senza casco.

Ci va perché in un’antica abbazia sulla costa atlantica spagnola (e però si è girato in Irlanda) una famiglia ispano-americana è finita nelle grinfie di un demone potentissimo che pare avercela proprio con lui, con “Gabri”, come lo chiama per mezzo del bambino che ha posseduto.

In L’esorcista del Papa, poi, c’è Franco Nero nei panni, bianchi, del Papa.

Un Papa che, sebbene non venga mai detto esplicitamente, siccome siamo nel 1987, è chiaramente Giovanni Paolo II.

Infine, c’è una trama che devia in maniera piuttosto esplicita dal terreno consolidato dell’esorcistico tradizionale.

Quello che però colpisce di più e che difronte al demone che lo vuole utilizzare come veicolo per conquistare e distruggere Santa Madre Chiesa, l’Amorth dovrà infatti fare squadra, a modo suo, con un novellino spagnolo, e fare i conti coi fardelli delle rispettive coscienze che il demone vuole utilizzare contro di loro: “i tuoi peccati ti troveranno”, è una delle frasi ricorrenti del film.

Gabriel e il suo giovane e inesperto aiutante si muoveranno insieme un po’ come fossero Tony Stark e il giovane Peter Parker, combattendo il Male a forza di preghiere e simboli religiosi, certo, ma anche usando le mani, e la forza fisica, e i superpoteri che la fede mette a loro disposizione, nel corso di pratiche esorcistiche che assomigliano ai confronti con Thanos. Solo con anche apparizioni della Madonna che si trasformano in incubi diabolici, e donne nude insanguinate sbucate dai recessi della colpa.



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