Torino, una visita che continua nel tempo.

La grande e solare piazza Piazzetta Reale al centro della città, è l’anticamera del Palazzo Reale, la più importante residenza sabauda del Piemonte, patrimonio Unesco dal 1997 , residenza ufficiale dei reali di casa Savoia fino al 1865. Torino fu capitale d’Italia dal 1861 fino al 1865 . La capitale si i spostò poi prima a Firenze e poi a Roma.
La Reggia fu chiusa dopo la fine della monarchia nel 1946 e riaperta ai visitatori solo nel 2007. Dal 2016 via via, sono state riaperte altre sale e giardini.
Le sale meritano una visita guidata con prenotazione, è un’immersione nei secoli passati, sia dal punto di vista artistico, sia dal punto di vista storico e sociale. Si entra, dopo la sontuosa scalinata, nel Salone degli Svizzeri, con il grande camino di marmo di Carrara recentemente ristrutturato; è il verde delle pareti e dei fregi che colpisce soprattutto, un verde insolito, elegante, che dà luce e riflessi ai grandi vasi ornamentali di ghisa davanti alle pareti. La sala è stata rinnovata dall’architetto Pelagio Palagi a metà dell’ottocento.

Ma gli interventi più evidenti nel Palazzo Reale, risalgono al 1700, ad opera di Filippo Juvarra. L’ architetto messinese si ingegna nella costruzione di una scala di marmo bianco tra il primo e il secondo piano: la scala delle forbici. E’ detta così perché, alla fine dell’ultima rampa che sale con uno slancio improvviso, c’è un medaglione di marmo, con una lingua tagliata da un paio di forbici. Juvarra, con questa scultura, voleva così smentire le malelingue che lo definivano incapace di fare una scala così sontuosa e slanciata nello stesso tempo.

Avanzando nell’esplorazione aumenta la consapevolezza di sentirsi una cortigiana, in queste sale adorne di stucchi dorati che si riflettono negli specchi. Ecco la sala del trono, ritrovata in tanti castelli, famosa perchè ci trascina nel mondo delle antiche favole; ma il Re in effetti qui ci stava poco.

Poi c è la sala da ballo, immensa, anch’ essa è la stanza dei sogni , forse ancor più della sala del trono. Poi c’è il Gabinetto Cinese, creato da Filippo Juvarra, con autentici arredamenti in lacca cinese.


La Mole Antonelliana si vede e improvvisamente sembra‘ sparire’ alla vista dalle terrazze dei giardini e dalle finestre del Palazzo. E’ una visione suggestiva, a seconda del posto da cui guardi.
I Musei Reali e tutta l'area vicino, patrimonio Unesco, riaperti completamente nel 2020, costituiscono la zona più affascinante di Torino, perchè qui ci sono molti angoli e piazzette antichi e bisogna scoprire tutte le prelibatezze dei caffè storici.
Corinna Lothar ha scritto su Washington Times: non dimenticate " l'elegante Torino. Fermatevi, godetevi arte e architetture interessanti e sorseggiate un bicerin, deliziosa bevanda della città fatta di cioccolato fuso, caffè espresso e panna.
Ma non c'è solo il bicerin...