Una gita nel bosco vicino la città.
Una gita nei dintorni di Milano, senza difficoltà e con la scoperta di animali e piante rari: l’Oasi di Vanzago del WWF.
Nel bosco di Vanzago si possono fare tanti itinerari, con caratteristiche diverse, sempre nella natura, assaporando il profumo dei fiori selvatici d’estate e godendo di un ambiente boschivo anche d’inverno, tra alberi sempreverdi oppure tra le erbe della brughiera piena di brina.
Quando s’incontra una giornata limpida con sole pieno si possono vedere distintamente gli scorci con i laghetti, che sono separati da accumuli di ghiaia; in effetti ci appare un unico lago, circondato da canneti e vegetazione delle zone umide, difficile da trovare ai bordi di grandi agglomerati urbani. La vista delle gabbie con alcuni uccelli rapaci cattura l’attenzione e rende la passeggiata insolita e incuriosisce sempre di più.
C’è il Cras , Centro recupero animali selvatici dove non si entra ma si può osservare dall’esterno. Ci sono germani reali, allocchi, gufi, civette, gheppi, poiane e sparvieri e poi, in altri rifugi ricci, scoiattoli, conigli selvatici, caprioli e tassi. Ma il simbolo dell’Oasi è il capriolo che è timido, si nasconde ed è difficile scorgerlo, magari vicino al lago, mentre beve.
Ci si sente parte di un ecosistema cosi suggestivo. Qui ci sono le tracce delle ultime foreste scomparse già alla fine del 1700 per far posto alle coltivazioni.
A Vanzago Pogliano si arriva con il Passante Ferroviario in una mezz'ora da Milano; poi, uscendo dalla stazione si gira a sinistra e con un percorso di circa 25 minuti si giunge in via Tre Campane, dove c'è il sentiero che arriva alla porta dell'Oasi fornita appunto di tre campane squillanti.
Le Oasi del WWF sono aree protette per la tutela degli ecosistemi, la salvaguardia delle specie animali e vegetali in via di estinzione. Il WWF (World Wide Fund for Nature) è nato in Svizzera nel 1961 per l’interessamento di un gruppo di ambientalisti tra cui sir Peter Scott che disegnò il logo: un panda, l’orso dell’ Asia Orientale.

