top of page

F1 e Tag Heuer un legame lungo una vita

Per il Gran Premio d’Italia il brand svizzero di orologi TAG Heuer, che da quest’anno torna ad essere Official Timekeeper della Formula 1, arriva a Milano con una mostra fotografica dedicata alla Formula 1: “Timing Italy– The Tag Heuer Way” si sviluppa lungo via Montenapoleone e colorerà con immagini di velocità il panorama del distretto milanese della moda dal primo al 14 settembre.

ree

Si tratta di un’esposizione fotografica costituita da 10 pannelli bifrontali, per un totale di 20 visual, che raccontano 50 anni di storia della Formula 1 in Italia, mettendo in evidenza il legame tra il nostro Paese e i personaggi che hanno lasciato un segno in questo sport: Ayrton Senna, Clay Regazzoni, Jo Siffert, le scuderie più iconiche tra cui Ferrari, McLaren e Red Bull Racing, con le storiche gare italiane come la Targa Florio, ma soprattutto al suo contributo fondamentale all’evoluzione professionistica del cronometraggio sui circuiti grazie anche alla presenza su pista del cronometrista TAG Heuer Jean Campiche.

ree

Da oltre 160 anni TAG Heuer guida invece di seguire, stabilendo le proprie regole e conducendo l'orologeria attraverso territori inesplorati. I suoi segnatempo non sono un'immagine fedele della tradizione, bensì la rappresentazione autentica del design e dell'ingegneria orologiera nella loro forma più innovativa e stupefacente.

ree

Quello della maison svizzera, da sempre legata al mondo dello sport, è in realtà un ritorno in un ruolo che aveva già avuto in passato - dal 1992 al 2003 - e che vanta alcuni primati con la F1: TAG Heuer è stato il primo luxury brand ad avere il proprio logo su una vettura di Formula 1 nel 1969, il primo a sponsorizzare una squadra nel 1971 e, con 239 vittorie, 613 podi, 9.471 punti, 11 Campionati del Mondo Costruttori e 15 Campionati del Mondo Piloti, è uno dei marchi più di successo nella storia della Formula 1. Nel 1986 ha lanciato una collezione di orologi chiamata Formula 1.

La collaborazione tra TAG Heuer e la Formula 1 incarna una filosofia condivisa tra i due iconici brand che va oltre le corse, grazie alla dedizione all'ingegneria di precisione, la tecnologia all'avanguardia, i materiali innovativi, la ricerca della precisione e l'impegno indissolubile a superare i propri limiti.

ree

Fondata nel 1860, TAG Heuer si è affermata presto come produttore di dispositivi per il cronometraggio, presentando il primo cronografo da cruscotto nel 1911. Nel 1916, l'azienda lanciò il primo cronometro con precisione al centesimo di secondo, il Mikrograph, che fissò lo standard per il cronometraggio sportivo di alta precisione. Negli anni '50, i primi anni della Formula 1, Heuer decise di produrre solo cronografi da polso, posizionandosi come l'orologio per chi dava il massimo valore al tempo.

Negli anni Sessanta, con la crescente popolarità della Formula 1, Heuer divenne strettamente legato allo sport e ai suoi piloti. Uno dei momenti chiave fu l'associazione con Jochen Rindt, vincitore postumo del Campionato del Mondo Piloti del 1970, che indossò un Heuer Autavia durante la sua carriera. Un momento cruciale si verificò quando Jack Heuer, allora CEO dell'azienda di famiglia, incontrò Jo Siffert, un giovane pilota svizzero.

Fu raggiunto un accordo per promuovere il lancio del cronografo automatico Calibro 11, posizionando il logo Heuer sulla Lotus 49B di Siffert durante la stagione 1969 e il suo scudo sulla tuta da corsa.

ree

Nel 1971, Ferrari cercava un sistema di cronometraggio per il nuovo circuito di test a Fiorano. Heuer sviluppò il dispositivo Le Mans Centigraph, che divenne un elemento fondamentale per il Team, contribuendo ai successi di Ferrari negli anni Settanta, tra cui la conquista del Campionato del Mondo Piloti e Costruttori del 1975 con Niki Lauda. Lo strumento di misurazione Le Mans Centigraph e il suo celebre utilizzatore Jean Campiche, parte del Team Heuer, una leggenda nel mondo del motorsport soprannominato 'Iil pianista', viaggiarono in tutto il mondo per fornire al Team Ferrari una misurazione dei tempi indipendente da quella del pit wall. Quando gli altri team, tra cui BRM, McLaren, Surtees ed altri, capirono che il dispositivo era uno strumento fondamentale per ottenere le vittorie, si interessarono ad acquisirne uno per ciascuno.

La partnership con Ferrari si concluse nel 1979, proseguendo poi con McLaren, dando vita a una delle collaborazioni più durature nella storia della Formula 1. Nel 1985 Heuer venne acquisita da Techniques d’Avant Garde Group, proprietaria del team McLaren, portando alla nascita del nome TAG Heuer.

ree

Il logo TAG Heuer era impresso sul cruscotto della MP4/2C di Alain Prost che avrebbe vinto il campionato del mondo 1986. Nello stesso anno fu lanciato un modello destinato a diventare un'icona culturale rappresentativa del legame tra TAG Heuer e il motorsport: TAG Heuer Formula 1. Un must-have di quegli anni. Nel 1988 Ayrton Senna, un giovane pilota brasiliano, entrò in McLaren, indossando orologi TAG Heuer durante i suoi tre Campionati del Mondo Piloti. Senna rimase legato al marchio anche dopo la sua tragica scomparsa nel 1994, con TAG Heuer che continua a collaborare con la Senna Foundation.

ree

Nel 1992 TAG Heuer ha stabilito un accordo per diventare Official Timekeeping Partner di Formula 1, oltre a fornire nuovi strumenti di rilevazione e analisi dei dati, il sistema ha contribuito a costruire una nuova dimensione di intrattenimento e coinvolgimento degli spettatori. Il logo TAG Heuer compariva sugli schermi televisivi di tutto il mondo, associando in maniera definitiva il suo nome e i suoi codici alla Formula 1.

Nel 2016, TAG Heuer si è unito alla Red Bull Racing, una collaborazione che ha portato alla vittoria di quattro Campionati del Mondo Piloti con Max Verstappen e due Campionati Costruttori consecutivi. TAG Heuer continuerà a lavorare con Oracle Red Bull Racing parallelamente al suo ruolo di Cronometrista Ufficiale della Formula 1.

ree


Commenti

Valutazione 0 stelle su 5.
Non ci sono ancora valutazioni

Aggiungi una valutazione*
bottom of page