Ferrari oltre il tempo: l’anima del Cavallino invade Milano AutoClassica
- Sergio Ivan Roncoroni

- 20 nov
- Tempo di lettura: 3 min
Milano AutoClassica quest’anno non si limita ad aprire le porte: le spalanca su un universo dove passato e futuro della velocità si intrecciano in un’unica, potente emozione. Venerdì 21 novembre, il sipario si alza su un anniversario che profuma di benzina, ricerca e leggenda: i vent’anni del Programma XX, il laboratorio più esclusivo di Maranello, destinato ai gentleman driver che cercano l’essenza pura della performance. A dare il benvenuto al pubblico, schierate come tre regine pronte a sussurrare storie di ingegno e adrenalina, ci saranno le Ferrari FXX, 599XX e FXX-K. Hanno vissuto curve, piste e sperimentazioni che pochi hanno avuto il privilegio di avvicinare.

La pioniera, la Ferrari FXX del 2005, porta con sé l’eredità della Enzo e un V12 da oltre 800 CV capace di scuotere l’aria e il cuore. È la vettura che ha cambiato le regole del gioco: un ponte diretto tra la Formula 1 e le serie speciali, un laboratorio emozionale e tecnico su quattro ruote. Accanto a lei, la 599XX del 2010, con i suoi 730 CV e quel motore V12 anteriore che pulsa come un cuore impaziente. Grazie all’High Performance Dynamic Concept e all’Actiflow System, ha ridisegnato il concetto stesso di aerodinamica attiva. Ogni fibra di carbonio, ogni materiale composito, sembra raccontare il desiderio di spingersi oltre. E poi lei, la più estrema: la FXX-K del 2014, la Ferrari che fa da ponte tra il rombo del motore e il sussurro dell’energia elettrica. Il sistema HY-KERS, nato dalle monoposto di Formula 1, è la sua anima ibrida: potente, sofisticata, senza vincoli, nata per esplorare il limite.

Ma a Milano AutoClassica le emozioni non si fermano. A trent’anni dal suo debutto a Ginevra, torna a splendere una delle creature più radicali e affascinanti mai create da Maranello: la Ferrari F50. È il manifesto di un’epoca in cui la guida era pura, senza filtri, senza ABS né servosterzo. Il suo V12 centrale-longitudinale, con cinque valvole per cilindro, nasceva da una monoposto di Formula 1: una dichiarazione d’amore alla velocità che ancora oggi scuote l’anima.

Nel percorso allestito da Rossocorsa Classiche, la storia prende la forma di icone che hanno attraversato generazioni di appassionati: la stessa F50 che ruba ancora il respiro, la 512M che chiude gloriosamente la saga Testarossa, la Scuderia Spider 16M celebrativa del titolo mondiale 2008, la 365 GTB/4 Daytona che incarna l’eleganza feroce delle Gran Turismo, la 360 Modena che ha ridisegnato il linguaggio del design Ferrari, e la 308 GTB Vetroresina che festeggia cinquant’anni e ancora sembra pronta a correre via dal suo piedistallo. È un percorso in cui ogni modello racconta un pezzo di vita del Cavallino, un patrimonio custodito con cura e passione.

Dai Musei Ferrari arrivano due gioielli che fanno da ponte tra mito e innovazione. La 750 Monza del 1954, con il suo quattro cilindri leggero e affilato, è una barchetta che sprigiona fascino e storia: le linee firmate da Pinin Farina e Scaglietti, le vittorie che hanno scolpito il nome Ferrari nell’immaginario mondiale, l’agilità di una vettura costruita per domare curve e destini. All’estremo opposto, come una freccia lanciata nel futuro, c’è la 499P Modificata del 2023, derivata dalla tre volte vincitrice della 24 Ore di Le Mans: 870 CV, oltre 300 km/h, il programma Sport Prototipi Clienti che promette emozioni senza precedenti. È la dimostrazione che per Ferrari la ricerca non dorme mai.

E poi, come un tocco di poesia che attraversa la velocità, sabato 22 novembre verrà presentato “Black Cats & Chequered Flags”, un viaggio immersivo dedicato ad Alberto Ascari, l’uomo che per primo portò Ferrari nell’Olimpo delle corse. Selezionato alla 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, è un’esperienza che fonde arte, memoria e tecnologia, un tributo alla fragilità e al coraggio che convivono in ogni leggenda. A presentarlo sarà Umberto Zapelloni, voce autorevole della Formula 1, a custodire un racconto che non smette mai di emozionare.

Milano AutoClassica 2025 non è solo una rassegna: è un viaggio nel cuore di ciò che rende Ferrari un mito. Qui, ogni motore ha un battito, ogni curva una storia, ogni modello una scintilla capace di accendere qualcosa dentro.

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