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Immagine del redattoreGabriella Capone

La spiaggia di San Michele di Pagana

La spiaggia di San Michele di Pagana è una delle più intime e raccolte della Riviera di Levante , vicino Rapallo. Ha qualcosa di 'antico' ed è un'oasi di pace tra due cittadine ricche di fermento come Rapallo e Santa Margherita Ligure.

Da sempre questo lido è il preferito dai rapallesi.

Pur essendo un luogo 'piccolo' è costituito da un insieme di varie insenature, per la precisione tre: Pomaro, Trelo e Prelo come descrive la geografia locale.

Ogni anfratto è intervallato da una stretta passeggiata di roccia.

Prelo era raggiungibile attraverso questa passeggiata lungo la spiaggia e gli scogli fino al 2018, quando una terribile mareggiata ha sommerso la pur stretta costa.

La sensazione è di vivere in una 'mini Liguria' .

Infatti il borgo è delimitato dalle scogliere e il centro abitato ha due o tre portici caratteristici, utilizzati anticamente per accogliere i pescatori e offrire un luogo dove vendere il pescato.

Le viuzze tipiche si inerpicano tra le poche case colorate e salgono sul promontorio di Punta Pagano.

Nel punto più alto, dopo aver attraversato il Parco delle Rimembranze, con i ricordi dei caduti rapallesi, c'è la Chiesa di San Michele , molto suggestiva perchè immersa in un parco di pini, circondata da antiche case e ville.

In questa Chiesa si può vedere il dipinto di Antoon van Dyck, Francesco Orero in adorazione del Crocifisso alla presenza dei santi Francesci e Bernardo.

In lontananza si vede la Torre Saracena, ristrutturata dal Fai.

Dai sentieri più alti si vede il Castello di Punta Pagana, sede del Gran Maestro dell'Ordine di Malta.

La ' triplice spiaggia' di Pagana è immersa nel vario paesaggio ligure fatto soprattutto di verdi colline a ridosso delle scogliere e delle spiagge.

In inverno la passeggiata fino a Rapallo è molto frequentata sia vicino al mare sia sulla carrozzabile e offre angoli tranquilli e comode sedute per godere il panorama.

Negli anni dieci del novecento Salvatore Ernesto Arbocò che scriveva su Ars et Labor disse che San Michele di Pagana era la 'meta silenziosa' delle anime più sensibili che più sentono la religione della bellezza.

Gabriella Capone

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