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Immagine del redattoreSergio Ivan Roncoroni

Chiara Boni: "La Petite Robe"

"Io avevo in mente cosa avrei voluto fare: il vestito perfetto per il terzo millennio".

Chiara Boni stupisce ancora una volta con il suo stile unico e inconfondibile.

"British chic extravaganze".

Con la collezione Autunno/Inverno 2024 la stilista Chiara Boni immortala il punk borghese riflettendo lo spirito più autentico e reale della moda britannica.

Una collezione innovativa, ma che riflette l'eleganza dello stile italiano, molto caro a Chiara Boni.

Una collezione frutto di ricordi, di viaggi e di una valigia piena di stili inediti, di pezzi unici reinterpretati dal suo stile Made in Italy.

La sartorialità e la tradizione si mescolano tra il femminile e il maschile creando un' affascinante contrasto con la silouette femminile esaltandone il fascino e l'eleganza in ogni forma.

La palette di colori è ricca, i colori si mescolano, si mischiano tra toni invernali ai colori più caldi e accesi; dal mogano, al muschio, al mirtillo, al rosa petalo.

Gli stili spaziano dal Principe di Galles ai mini dress, ai maxi abiti dal taglio irregolare, arricchiti da drappeggi che ne esaltano la figura femminile, ai maxi fiori che sbocciano riportando alla mente i giardini della Gran Bretagna.

Pailettes e lurex aggiungono ulteriore brillantezza alla collezione.

Lo Styling della sfilata è stato curato da Simone Guidarelli.

La colonna sonora originale è scritta e composta da Thomas Castantin.

Tutto parte dal suo libro autobiografico: "Io che nasco immaginaria", scritto e pubblicato dalla stessa designer nel 2023.

E appunto in un paragrafo del suo libro parla del suo viaggio a Londra da dove tutto è iniziato.

Con l'aiuto di una voce narrante, racconta la Londra degli anni 60, dei clacson del traffico di Times Square, alla metropoli caotica, al suono delle chitarre e all'energia senza tempo.

Il fascino di Londra, l'epoca della trasgressione quella bella, le bombolette spray ed il brit rock.

Fino a giungere a una Londra contemporanea; ai ritmi più elettrici e sensuali.

Ad arricchire la collezione sono i gioielli di Demaldé, situato in via Ponte Vetere nell'elegante quartiere Brera.

La storica bottega nata nel 1943, ospita una raccolta di bijjour vintage e contemporanei.

I gioielli forniti da Demandé ulteriormente per la sfilata Chiara Boni La Petite Robe, sono creati ad hoc, nati dalla passione e dalla ricerca per realizzare una collezione unica ed esclusiva.

Non mancano le piume di struzzo, di fagiano per i cappelli e gli accessori realizzati da Mazzanti Piume.

I cappelli di Bonifacio Hats by Pasquale Bonifacio nasce a Milano più dieci anni fa.

I pezzi che hanno sfilato sono un' interpretazione unica dal papasiero rosso da indossare come una maxi gorgiera, al cindro da cavallerizza con intagliate due serrature sul lato e con una veletta rock-punk a trama larga, tutti realizzati a mano.

Ogni pezzo deve avere un' anima e per questo motivo sono pezzi unici, esclusivi; un oggetto d'arte da indossare senza tempo.

Le acconciature sono state realizzate da Alberto Vanoni per The Agency Aldo Coppola.

Tra le modelle Anne Claveland che ha aperto e chiuso la sfilata.

Fisico sottilissimo, la bellezza particolare, dallo sguardo ipnotico e charme da vedere.

Un volto affilato, il naso aquilino e una bellezza disarmante fuori dagli schemi ma che ha saputo incantare designer e fotografi.

Figlia d' arte ha ereditato dalla madre Pat Cleveland il suo fascino androgino, nel suo sangue scorre un eleganza e una classe da vedere.

Nata in Olanda patria del padre; il fotografo Poul Van Revestein ma cresciuta in Italia a Stresa sul Lago Maggiore.

Ringrazio Chiara Boni e tutto il team per l'invito a questa meravigliosa sfilata.

Ringrazio Clara Garcovich eventes and public relations per la disponibilità.

Ringrazio tutto il mio team per il supporto.

Giorgia Fiori per essere esserci stata in questa fashion week milanese.

I fotografi per l'impeccabile lavoro svolto: Paola Labianca e Loris Patrizi.


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