The World of Banksy
- Sergio Ivan Roncoroni

- 13 ott
- Tempo di lettura: 2 min
C’è un filo invisibile che unisce i muri di Bristol a quelli di Milano. È la traccia di Banksy, l’artista senza volto che ha trasformato la strada nel più potente dei musei. Ora quel filo torna a intrecciarsi con la città, in un’esperienza che è più di una mostra: è un viaggio dentro l’immaginario collettivo, dentro noi stessi.
Photo credit by Damiano Colle

Dopo mesi di code, sguardi incantati e scatti rubati, The World of Banksy – The Immersive Experience resta nel capoluogo lombardo fino al 2 novembre 2025. Una proroga che non sorprende: Milano non si è ancora stancata di guardarsi attraverso le opere dell’artista più irriverente e amato della nostra epoca.

Il nuovo polo culturale di Varesina 204, nel cuore del Milano Certosa District, si trasforma in una città nella città. I muri si popolano di oltre 100 opere tra graffiti, fotografie, installazioni e stampe. Ogni stanza è un respiro diverso: ferro e cemento, luce e silenzio, rabbia e poesia.
Qui il visitatore non guarda: attraversa. Cammina tra murales in scala reale, si ferma davanti a proiezioni che pulsano, si perde in un video che racconta la fragilità del mondo contemporaneo.

Banksy parla di guerra, di libertà, di consumismo, di diritti. Ma lo fa con la leggerezza di un fiore lanciato contro l’ingiustizia. Flower Thrower, Napoleon, Ozone Angel: icone diventate linguaggio universale, specchi del nostro tempo.

La mostra è aperta dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 19.00 (ultimo ingresso alle 18.00).
Dal 2 luglio al 3 agosto il ritmo cambia: apertura dal mercoledì alla domenica, stesso orario. Poi una pausa estiva dal 4 al 25 agosto, prima del gran finale autunnale.

Perché The World of Banksy non è solo un evento da vedere — è un’esperienza da sentire. Un’onda di immagini e messaggi che travolge, commuove e lascia addosso quella sensazione rara: quella di aver toccato qualcosa di vero.

E forse è proprio questo il segreto di Banksy. L’arte che non chiede permesso, che nasce di notte e parla a tutti, che non ha volto ma possiede una voce potente. A Milano, quella voce risuona ancora. E non smette di farci pensare.
Galleria fotografica : Damiano Colle




































































































































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