top of page

327 risultati trovati con una ricerca vuota

  • Quas 'at

    La Cassata siciliana ha origini antiche, dall' arabo Quas'at cioè bacinella. Era un contenitore di metallo tondo e basso dove un pastore arabo una notte decise di mescolare della ricotta con miele ,arance candite, cedro e pistacchi. Fu in secondo tempo che si penso' di racchiude in una sfoglia di pane la ricotta e cuocere al forno, così era un dolce che poteva essere trasportato. Successivamente si creò un dolce da presentare alla corte dell' Emiro sostituendo con della frolla la pasta di pane coperto di zucchero . Così nacque la prima Cassata al forno . Sotto il dominio dei Normanni le suore del convento della MARTORANA inventarono la pasta di mandorle o di MARTORANA, la Cassata iniziò a subire dei cambiamenti. Nel settecento con la dominazioni dei Spagnoli da Genova arrivò il pandispagna, la Cassata subì dei cambiamenti. Si aggiunse del cioccolato alla ricotta e sostituita la frolla con il pandispagna ,decorando con la pasta di MARTORANA e frutta candita. Attraverso questo percorso dagli Arabi alle monache, fino agli Spagnoli nel 1783 un noto pasticcere palermitano Salvatore Guli' impreziosi' la Cassata dando il nome di Cassata siciliana. Fu proprio lui ad introdurre la zuccata nella ricetta. La Cassata siciliana era sfarzosa e colorata. Grazie alla famiglia dei Florio la Cassata fu conosciuta e portata in tutte le case nobili d' Europa.

  • VENERDÌ 8 APRILE – GALLERIA PATTARI MILANO NELLO STORE INTIMISSIMI UOMO

    Il Giro d’Italia si avvicina, e in attesa dell’ufficializzazione della sponsorship 2022 Intimissimi Uomo si prepara scaldando (al pubblico) le gambe. Appuntamento per venerdì 8 aprile dalle 11 alle 17 per una giornata all’insegna del Giro nello store Intimissimi Uomo di Milano galleria Pattari 2, per l’evento #GIROBIKECHALLENGE. Durante l’arco della giornata all’interno del punto vendita i clienti avranno la possibilità di partecipare a una pedalata virtuale sulle tappe del Giro, insieme alla ciclista della Trek Segafredo e della nazionale italiana Letizia Paternoster e a Paolo Mei, speaker ufficiale del Giro d’Italia. Un’esperienza immersiva della Corsa Rosa, in un’atmosfera animata da musica e proiezioni video, con omaggi dedicati a clienti e partecipanti. A seguire, all’interno dello stesso store, verrà presentata alla stampa la nuova Maglia Bianca 2022, in un evento condotto da Barbara Pedrotti. Dalle 17, occhi puntati sui canali ufficiali del Giro e di Intimissimi Uomo, dove si potranno vedere le prime immagini in anteprima della Maglia.

  • LA PRIMA MINISERIE SALVADOREGNA AD APPRODARE SU AMAZON PRIME VIDEO

    IN ARRIVO ALLA FINE DI MARZO 2022 “Las Pupusas”, dal nome della specialità gastronomica di El Salvador a base di farina di mais, è una serie tv in arrivo alla fine del mese di marzo su Prime Video, destinata ad essere ricordata come la prima produzione salvadoregna disponibile sulla piattaforma streaming di Amazon. Nata da un'idea originale dell'imprenditore di El Salvador e residente negli Stati Uniti, Olen Gutiérrez, è diretta dal regista salvadoregno Héctor Mojica e prodotta dal regista guatemalteco, vincitore di un premio Netflix, Kenneth Müller. Prepariamoci a scoprire il sapore che ha segnato un intero Paese e la sua storia. “Las Pupusas” non è solo il racconto di un piatto tipico di El Salvador, ma di un intero popolo. La serie ha per protagonisti i milioni di salvadoregni che vivono nel loro Paese e in tutto il mondo, testimoni fedeli, a qualsiasi latitudine, di un amore incondizionato per la propria cucina tradizionale. Con “Las Pupusas” si entra in un viaggio attraverso il tempo, fino alle origini della civiltà Maya, là dove nacquero i primi “uomini di Mais”. Più di 1.500 anni riassunti in una raccolta di testimonianze, con storie di vita, scienza, tradizione, moda e amore, ma soprattutto con il sorriso di una comunità cresciuta gustando per generazioni una prelibatezza donata dagli dei. Una volta provata una pupusa, non si torna indietro. I salvadoregni sono romantici di natura, attaccati alle proprie tradizioni, innamorati della vita, e chi conosce El Salvador sa che corre il rischio di perdersi tra le braccia del suo popolo e del suo cibo. Possono esserci dispute, riconciliazioni, promesse, ma sempre si fa ritorno a ciò che riempie il cuore e la pancia di felicità. La miniserie "Las Pupusas" si svilupperà in due stagioni, di due puntate l’una: le prime due sono state girate in El Salvador e negli Stati Uniti, le altre due saranno girate in Europa e presto disponibili. "Penso che questo sia l'inizio di qualcosa di grande che può essere fatto nel nostro Paese ed è positivo che con ‘Las Pupusas’ siamo stati pionieri di buone notizie, aumentando la visibilità di El Salvador nel mondo, attraverso la nostra gastronomia", ha dichiarato il regista Héctor Mojica alla presentazione in anteprima all'Afi Silver Theatre di Washington DC, lo scorso 8 marzo 2022. La miniserie sarà presentata ufficialmente in Italia, sabato 26 marzo, dalle ore 19.00, presso il ristorante Junyue, Via Valtellina 65 a Milano, alla presenza di ideatore, regista e produttore. Seguirà la proiezione in anteprima italiana della prima puntata della serie e una degustazione di pupusas. L’evento, aperto al pubblico e alla stampa solo su prenotazione, è stato realizzato grazie all'imprenditore salvadoregno Fredy Gomez, Presidente di Gómez Productions International.

  • Isola dei Famosi 2022: la prima puntata tra coppie e primi nominati

    Nella prima puntata della nuova edizione dell'Isola, Ilary Blasi ha presentato al pubblico di Canale 5 parte del cast. Da Jeremias e Gustavo Rodriguez vincitori della prova leader, ai nominati. Per questa nuova edizione, Ilary Blasi ha abbandonato il suo motto «liberi di sognare». Lo ha sostituito con «tutto può cambiare». E, a vedere questa prima puntata, sembra promettere bene. Tra i tradizionali tuffi dall'aereo alle prime prove fisiche, l'Isola dei Famosi ha infatti riportato su Canale 5 la leggerezza del format più avventuroso che ci sia. Ma lo ha fatto, appunto, con alcuni importanti cambiamenti. Al fianco della Blasi, in veste di opinionisti in studio, Nicola Savino e Vladimir Luxuria. I due hanno fatto respirare un'aria distesa e, soprattutto, coesa. Questo sentimento emerge ancora di più quando la padrona di casa si collega con l'inviato in Honduras di questa edizione: Alvin. La chimica tra i due è nota ed è evidente a ogni collegamento. Garantisce ritmo. E pure quella buona dose di “cazzeggio” che non ci fa sentire la mancanza dei momenti impregnati di moralismo che spesso travolgono i reality di casa nostra. Nella prima puntata, è stato presentato al pubblico gran parte del cast. I concorrenti già annunciati che, però, non sono comparsi davanti le telecamere arriveranno al prossimo appuntamento con l'Isola (sono Guendalina ed Edoardo Tavassi, Silvano Michetti e Nick Luciani dei Cugini di Campagna, Blind e Roberta Morise). Ilary Blasi ricorda che “tutto può cambiare”. Ed effettivamente, per questa nuova edizione, sono presenti alcune novità. Tra queste, una in particolare: i concorrenti sono divisi tra coppie (legate da un legame amoroso, famigliare o amicale) e concorrenti “singoli”. Alcuni personaggi sono arrivati in Honduras già "in coppia”. Stiamo parlando di Carmen Di Pietro con il figlio Alessandro Iannoni, Clemente Russo con la moglie Laura Maddaloni, Jeremias Rodriguez con il padre Gustavo, Lory Del Santo con il compagno Marco Cuculo. Altri, invece, lo sono diventati con alcune prove o scelte. Le coppie inedite che si sono formate in questa prima puntata sono: Ilona Staller con Marco Melandri, Antonio Zequila con Floriana Secondi, Nicolas Vaporidis con Estefania Bernal. Jovana Djordjevic e Roger Balduino, invece, dopo un televoto flash insieme all'ultima coppia citata, sono stati mandati in quella che è stata ribattezzata come “Playa Sgamada” (nelle scorse edizioni era chiamata “Playa Segreta”). Sarà quella la spiaggia dove sosteranno i meno votati, in attesa di conoscere il loro futuro nel reality. Dalla scorpacciata di cioccolato di Carmen Di Pietro prima di tuffarsi dall'aereo alle molteplici allusioni piccanti di Cicciolina («Spero si possa trasgredire all'Isola»). Dalla novità dell'elastico di 75 cm (può arrivare fino a un metro e mezzo) che terrà legati tra loro i componenti delle coppie inedite formatesi in questa prima puntata all'ironia di Nicola Savino che definisce Antonio Zequila come «un mix tra Matthew McConaughey e Luca Sardella». Gli elementi per un'Isola dei Famosi piena di leggerezza ci sono tutti.

  • ASTRATTE. Donne e astrazione in Italia 1930-2000

    Como, 18 marzo 2022. Dal 19 marzo al 29 maggio 2022 le sale settecentesche di Villa Olmo a Como ospitano ASTRATTE. Donne e astrazione in Italia 1930-2000, mostra organizzata dal Comune di Como e curata da Elena Di Raddo che racconta alcune protagoniste dell’arte astratta italiana a lungo trascurate o dimenticate che, grazie all’attività critica svolta in particolare negli ultimi vent’anni, stanno tornando al centro dell’attenzione. La storia dell’arte astratta infatti, in Italia come nel resto d’Europa, è una storia sostanzialmente al maschile, scardinata per la prima volta nel 1980 dall’importante mostra L’altra metà dell’avanguardia, a cura di Lea Vergine, che per la prima volta, porta alla luce le donne dimenticate dalla storia dell’arte, tra cui anche alcune artiste parte del gruppo degli astrattisti comaschi, le stesse che sono state raccontate in occasione delle grandi mostre Elles font l’abstraction al Centre Pompidou di Parigi e Women in Abstraction al Guggenheim Museum di Bilbao. ASTRATTE. Donne e astrazione in Italia 1930-2000 prende avvio da quelle stesse artiste comasche allargando poi l’attenzione su altre protagoniste dell’arte italiana dagli anni Trenta del Novecento fino all’inizio del 2000, anni in cui l’indagine sull’astrazione si declina in gruppi e tendenze comprese tra astrazione geometrica, informale, pittura analitica e astrazione post-pittorica. «Villa Olmo ospita una nuova mostra di grande profilo, che sarà molto particolare, tutta al femminile: queste donne, queste astrattiste che ci parleranno attraverso le loro opere, rappresentano un esempio di gruppo artistico che ha apportato un importante contributo al panorama del moderno e del contemporaneo. Con “Astratte” saranno valorizzate le artiste comasche, come Carla Prina e Carla Badiali, allargando lo scenario a tutta l’Italia. Esprimo la mia sincera riconoscenza al Presidente della Commissione Cultura dott. Francesco Brenna a cui si deve riconoscere la primogenitura della prestigiosa rassegna, oltre a un importante contributo di definizione dei contenuti», dichiara il sindaco di Como Mario Landriscina. «E’ un onore chiudere la mia esperienza di assessore alla Cultura con una grande mostra organizzata dal Comune di Como che ha per oggetto l’astrattismo e le donne. Non posso non ricordare, accanto a queste grandi artiste e grandi donne, l’ufficio che mi supporta che è in gran parte costituito da donne, e ringrazio gli uffici e la cittadinanza per come sono stata sostenuta in questo breve scorcio di mandato», dichiara l’assessore alla Cultura Livia Cioffi. Il percorso espositivo – scandito da aree tematiche che evidenziano le diverse declinazioni, modalità e linee di ricerca in cui l’arte aniconica si esprime – parte dalle Pioniere: Carla Badiali, Cordelia Cattaneo, Giannina Censi, Bice Lazzari, Regina e Carla Prina, molte delle quali ebbero un legame stretto con la città di Como, luogo unico in Italia per l’arte astratta grazie alla presenza e al dialogo della pittura con l’architettura razionalista, ma anche alla presenza dell’istituto di Setificio e alla pratica del disegno per tessuto, linguaggio sperimentale e moderno come la fotografia, la danza, il cinema. In questa sezione un focus è dedicato alle prime opere astratte di Regina, presentate nel 1936 alla Mostra di Scenografia Cinematografica allestita proprio a Villa Olmo. Nella sezione Segno/Scrittura le opere dei primi anni Cinquanta di Carla Accardi, Irma Blank e Betty Danon definiscono una via nuova all’astrazione, incentrata sul libero fluire delle forme nello spazio mentale dell’artista. Erano anni di rinnovamento e di ripensamento dei linguaggi, quelli della mostra milanese Arte astratta e concreta svoltasi a Palazzo Reale (1947) a cui Roma rispose con la nascita del Gruppo Forma, che ebbe la Accardi come unica componente femminile. Geometrie comprende opere di Nathalie du Pasquier, Chung Eun-Mo, Fernanda Fedi, Tilde Poli, Carol Rama e Fausta Squatriti, artiste che nel segno della geometria rinnovano la ricerca stessa dell’avanguardia storica costruendo mondi basati su leggi matematiche. La sezione Materia, è dedicata all’indagine astratta legata all’esplorazione dei materiali: le opere di Luisa Albertini, Marion Baruch, Renata Boero, Gabriella Benedini, e Mirella Saluzzo raccontano ricerche sui pigmenti, sui materiali della scultura tradizionale, come su quelli più moderni come l’acciao e i materiali naturali. In Meditazione/Concetto le opere di Mirella Bentivoglio, Alessandra Bonelli, Franca Ghitti, Maria Lai, Luisa Lambri, Lucia Pescador e Claudia Peill manifestano come alla fine degli anni Settanta si avverta la necessità di riflettere sull’eredità dell’avanguardia e sulle conseguenze di quelle prime forme sperimentali sul linguaggio moderno; le artiste si mettono in dialogo con la storia dell’arte e definiscono nuove linee di ricerca. Nella sezione Corpo/Azione/Re-Azione le opere di Carmengloria Morales e Maria Morganti ci raccontano come, in seguito all’affermazione dell’idea di opera aperta alla fine degli anni Sessanta, anche la pittura sperimenti nuove modalità di realizzazione; per alcune artiste si crea un legame tra l’atto fisico del dipingere e il proprio corpo, e il dipinto diventa il risultato di un’azione o un processo. L’ultima parte del percorso Spazio/Luce è invece l’area dedicata al secondo dopoguerra, quando la modernità è uno degli aspetti più caratteristici delle ricerche dell’astrazione. Qui troviamo opere di Alice Cattaneo, Sonia Costantini, Dadamaino, Paola Di Bello, Elisabetta Di Maggio, Lia Drei, Nataly Maier, Eva Sørensen, Grazia Varisco e Nanda Vigo, che si distinguono per l’uso di materiali nuovi, come vetro o neon, e, anche nella pittura, per l’indagine della dimensione percettiva e partecipativa dell’arte. ASTRATTE. Donne e astrazione in Italia 1930-2000 ha il merito di portare l’attenzione su queste protagoniste dell’arte italiana, un nucleo ristretto ma significativo del contributo femminile al mondo dell’arte contemporanea, in una città che già negli anni Trenta aveva visto nascere attorno alla figura dell’architetto razionalista Giuseppe Terragni un cenacolo di artisti che insieme al gruppo del Milione di Milano, costituiva all’epoca l’unico vero centro di ricerca astratta italiano. La mostra di Villa Olmo avrà inoltre un’appendice in Pinacoteca civica, dove, nello stesso periodo, verrà esposta un’opera luminosa in vetro smerigliato, specchi, metallo e neon di Nanda Vigo, in prestito da una collezione privata. L’opera sarà presentata in Campo quadro, spazio al piano nobile della Pinacoteca dedicato ai progetti temporanei. La Pinacoteca custodisce e conserva le opere dell’Astrattismo comasco, tra cui Badiali e Prina, di cui una selezione sarà in mostra a Villa Olmo, mentre un nucleo dai depositi museali verrà esposto nella sale museali del Novecento della Pinacoteca. Inoltre, come specifica la curatrice Elena Di Raddo: "La mostra di Villa Olmo è corredata da un sito dedicato e grazie ad un dettagliato lavoro di medializzazione, non si esaurisce nelle sale espositive, ma continua nel territorio secondo itinerari proposti da una app creata ad hoc che non solo guida il visitatore tra le opere in mostra, ma permette di visitare il territorio lariano approfondendone l'architettura razionalista". L’esposizione sarà accompagnata da un catalogo bilingue edito da Antiga Edizioni, a cura di Elena Di Raddo, con testi e saggi critici di Elena Di Raddo, Cristina Casero e Ginevra Addis.

  • Torna il Salone del mobile di Milano

    Sala: "Pochi eventi sono in grado di celebrare il 'saper fare' e il 'saper fare bene' come fa il Salone del Mobile" bellezza. A Milano torna il Salone del Mobile - edizione 2022 - che dal 7 al 12 giugno taglierà il traguardo delle 60 edizioni della kermesse dedicata all'arredo riflettendo l'impegno verso la transizione ecologica del comparto. In calendario presso Fiera Milano Rho, il Salone sarà anche un'occasione per celebrare i suoi valori chiave: qualità, innovazione, bellezza e, oggi più che mai, sostenibilità. L'obiettivo è ambizioso: dimostrare che dopo due anni di pandemia e in uno scenario globale incerto è possibile e necessario tornare a realizzare grandi eventi internazionali in presenza, fondendo criteri di sostenibilità e attenzione ambientale con la produzione d'arredo.

  • MDL – Motori Di Lusso e Amore World Magazine uniscono le forze per una partnership d’eccellenza

    luxury-magazine MDL – Motori Di Lusso e Amore World Magazine uniscono le forze allo scopo di realizzare progetti speciali congiunti e trasversali tra automotive e moda Eccellenza che incontra eccellenza. I luxury-magazine MDL – Motori Di Lusso (specializzato nel mondo dei motori di alto profilo e nel lifestyle) e Amore World Magazine (con core nel mondo della moda e del lifestyle) uniscono le forze per una partnership prestigiosa volta alla creazione di contenuti editoriali trasversali tra i diversi ambienti di appartenenza. Diversi i progetti speciali che verranno sviluppati in maniera congiunta dai due luxury-mag e che avranno lo scopo di incrociare tra di loro, su un’unica strada, ambienti, prodotti e stili di vita allo scopo di dare alla luce una serie di contenuti di alto profilo e di grande interesse per pubblico, partner e sponsor di entrambe le testate. DICONO IN MERITO “Siamo lieti e orgogliosi di poter avviare questa partnership d’eccellenza – dichiara Alessandro Colombo, Editor & Founder di MDL – Motori Di Lusso – con gli stimati colleghi di Amore World Magazine e sono certo che i progetti che verranno sviluppati congiuntamente da entrambe le testate saranno amati dal pubblico che segue le stesse. Non vediamo l’ora di iniziare per potervi sorprendere, incantare ed entusiasmare con qualcosa di sempre nuovo, interessante e trasversale”. “Onorato e pienamente consapevole che sarà una grande opportunità da entrambe le parti per poter creare qualcosa di speciale e duraturo nel tempo – dichiara Sergio Ivan Roncoroni, Editor & Founder di Amore World Magazine – seguo il mondo della moda e del design e molto altro. Da un po’ avevo in mente qualcosa di simile. Con Alessandro Colombo Editor & Founder – Motori Di Lusso, ci siamo trovati subito in sintonia con gli stessi pensieri. Del resto il mondo della moda vera e Luxury…e senza di esso non esiterebbero i sogni…”

  • La ‘nuova storia’ di Poltrona Frau in uno spazio senza confini.

    Nuovi orizzonti per Poltrona Frau con l'arredamento all'aperto con i bei colori, le linee e i materiali usati. Si rimane colpiti dall'aspetto asciutto ma morbido, in una parola ' inconfondibile'. Solaria è un insieme di divani e poltrone componibili, reso raffinato dallo schienale con un intreccio di corda dal diametro di 0,5mm, fatto a mano. I colori tenui ma caldi nello stesso tempo sembrano richiamare zone campestri, cieli limpidi azzurrini di terre italiane come la Toscana, il Salento, la Sardegna, come sottolineano i creatori Ludovica e Roberto Palomba:” ci siamo ispirati alle culture che si affacciano sul Mediterraneo in un viaggio che più bello non si possa immaginare" The Secret Garden è una collezione creata da Roberto Lazzeroni, con elementi raffinati rappresentati dal legno teak, degna cornice dei modelli delle poltrone e dei lettini, dai tessuti che evocano il passato ma si proiettano nel futuro. Tutta la serie di mobili, compresi i tavolini con forme originali impreziosiscono l’ambiente esterno ma conferiscono luce e aria anche ad un ambiente interno! Salotto e terrazza diventano luoghi ancora più suggestivi, con un'aria di vacanza e rilassamento. Le lanterne intrecciate Sparkler, disegnate da Kensaku Oshiro, non solo illuminano ma 'riscaldano' l'ambiente e fanno percepire un'atmosfera originale e orientaleggiante che s'inserisce bene sia all'esterno sia all'interno dell'appartamento. Già avevo scritto sulla famosissima serie in pelle Poltrona Frau e sul Museo Poltrona Frau di Tolentino, ora non posso non descrivere le novità, la nuova vita outdoor degli arredamenti Poltrona Frau adatti sia d’estate all'aperto sia nelle belle giornate invernali in una veranda, ma anche in un luminoso soggiorno.

  • #Micam , calzature e pelletteria guardano ai nuovi mercati

    #BetterTogether, ovvero come fare sistema - calzature e pelletteria, accessori fashion e abbigliamento femminile d'alta gamma - per spingere l’acceleratore della ripresa della manifattura made in Italy su mercato nazionale e soprattutto su quelli internazionali: per Micam, Mipel, The One Milano e gli oltre 1.400 espositori italiani e esteri che presentano i nuovi prodotti e le collezioni per la prossima stagione in Fiera Milano a Rho fino al 15 marzo, la risposta si racchiude in una parola “business” che riparte in presenza e i padiglioni affollati da visitatori professionali, buyer, aziende, grossisti, importatori, catene di retail. “Debutto” positivo nonostante le forti preoccupazioni per la gravissima crisi internazionale scatenata dall’attacco della Russia contro l’Ucraina sia per le conseguenze umanitarie che per quelle economiche. Molti i volti noti all'inaugurazione con Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie accolta da Luca Palermo ad di Fiera Milano, Siro Badon presidente di Micam Milano, Franco Gabbrielli presidente di Mipel, Norberto Albertalli presidente di The One Milano, presenti Carlo Maria Ferro, presidente di Agenzia Ice, Stefano Bolognini assessore allo Sviluppo di Regione Lombardia e Alessia Cappello assessore allo Sviluppo del Comune di Milano. Presente anche il modello Sonny Marchetti ospite di Micam e Mipel reduce dell'recente successo durante la Milano Fashion Week. Tutte le informazioni e gli appuntamenti di #BetterTogether su: https://themicam.com/ https://mipel.com/ https://www.theonemilano.com/it/

  • Ricardo Arjona sospende i concerti del suo tour Europeo

    Il cantautore guatemalteco Ricardo Arjona ha dovuto sospendere i concerti che aveva programmato nelle città europee, inclusi i due previsti in Italia, il 15 marzo a Roma, Auditorium Parco della Musica, e il 16 marzo a Milano, Allianz Cloud ex Palalido. L'interprete che aveva iniziato il tour per presentare il suo album Blanco y Negro, è risultato positivo al COVID-19 e ha comunicato la notizia ai suoi fan attraverso i social network. "Siamo profondamente dispiaciuti di informare tramite i canali social che, secondo i protocolli di isolamento europei, dipendiamo dagli esiti dei test che al momento non ci permettono di sapere quando potremo tornare per il tour europeo. Sono sospesi quindi i concerti di Roma, Milano, Zurigo, Berlino e Colonia. Lunedì prossimo, 21 marzo, saremo in grado di informare gli organizzatori dei concerti europei sulla riprogrammazione o sull’eventuale rimborso dei biglietti”. Lo ha comunicato Ricardo Arjona direttamente sui suoi profili social. Sia l'organizzazione sia i promotori di tutti i Paesi in tournée sono in attesa di novità, per valutare l'eventuale riprogrammazione delle date. Comunicado oficial | Ricardo Arjona suspende los conciertos de su gira europea El cantautor guatemalteco Ricardo Arjona tuvo que suspender los conciertos que tenía previstos en ciudades europeas, incluidos los dos programados en Italia, el 15 de marzo en Roma, en el Auditorium Parco della Musica, y el 16 de marzo en Milán, en el Allianz Cloud ex Palalido. El intérprete, que había iniciado la gira para presentar su disco Blanco y Negro, dio positivo por COVID-19 y comunicó la noticia a sus fans a través de las redes sociales. “Lamentamos profundamente informar a través de las redes sociales que, de acuerdo con los protocolos de aislamiento europeos, dependemos de los resultados de las pruebas que, de momento, no nos permiten saber cuándo podremos volver para la gira europea. Por lo tanto, se suspenden los conciertos en Roma, Milán, Zúrich, Berlín y Colonia. El próximo lunes 21 de marzo podremos informar a los organizadores de los conciertos europeos sobre la reprogramación o devolución de las entradas". Ricardo Arjona lo comunicó directamente en sus perfiles sociales. Tanto la organización como los promotores de todos los países de la gira están a la espera de novedades, para evaluar la posible reprogramación de las fechas. Ufficio Stampa TCG News Italia Daniel Sigua +39 366 990 2415 agenzia@tcgnews.it

  • Il Museo Egizio di Torino un esperienza oltre ogni limite.

    Il Museo Egizio – nato nel 1824 – è il più antico museo dedicato alla civiltà sviluppatasi sulle rive del Nilo e vanta la seconda collezione di antichità egizie del mondo nonché la più importante al di fuori dell’Egitto. Nei suoi quasi 200 anni di storia, il Museo si è più volte trasformato, rinnovato e ripensato, cercando di coniugare le esigenze della ricerca scientifica con quelle di fruizione del pubblico. Attualmente lo spazio museale è di circa 10.000 mq e comprende 5 piani, 15 sale, per 3300 oggetti esposti e uno spazio espositivo di 600 mq destinato alle mostre temporanee. Il percorso museale permanente ricostruisce la storia del Museo e delle collezioni, i contesti archeologici degli oggetti in mostra ma anche la storia delle missioni, la loro organizzazione e il loro modo di operare. È un viaggio nel tempo attraverso oltre 4000 anni di Storia quello si intraprende varcando la soglia del “Collegio dei Nobili”, il palazzo barocco nel cuore di Torino che dal lontano 1824 ospita il Museo Egizio, origine che ne fa la più datata collezione archeologica dedicata all’antico Egitto al mondo. A comporla sono gli oltre 40.000 reperti qui custoditi, 3.300 dei quali esposti lungo il percorso cronologico articolato in 15 sale e disposto sui 4 piani frutto dell’imponente opera di rifunzionalizzazione e ampliamento inaugurata nel 2015. Ulteriori 11.000 oggetti sono inoltre visibili nei depositi denominati “Gallerie della Cultura Materiale”, per uno sviluppo complessivo di 2 chilometri lineari e 10.000 metri quadri di superfici - di cui 600 destinati alle mostre temporanee - e comprensivi di sala conferenze ed eventi, caffetteria, bookshop, aree di servizio e uffici. Grazie alla sua straordinaria raccolta di statue, papiri, sarcofagi, oggetti di vita quotidiana e, naturalmente, mummie -se ne contano circa 300 fra umane e animali - il Museo Egizio è considerato la principale istituzione culturale e scientifica nell’ambito delle antichità egizie al di fuori della culla di tale civiltà, ossia dopo il suo omologo del Cairo. Un primato consolidato in tempi recenti non soltanto con lo sviluppo di un’offerta espositiva capace di richiamare 850 mila visitatori all’anno, ma soprattutto, sotto l’impulso della presidente Evelina Christillin e del direttore Christian Greco, attraverso un’azione di profondo rinnovamento in termini gestionali e organizzativi, nonché in virtù di una sempre più intensa attività scientifica condotta dalle risorse umane del Museo. Sono infatti una quarantina le persone oggi direttamente impiegate - più che raddoppiate nell’ultimo quinquennio - di cui la metà dedite all’area ricerca, collezione e didattica (fra curatori, registrar, restauratori) mentre altrettante sono impegnate nelle aree gestione e amministrazione, sviluppo e fondi europei, comunicazione, marketing e relazioni esterne. La gestione economico finanziaria del Museo rappresenta un altro dei suoi punti di forza: con un valore della produzione vicino ai 10 milioni di euro, il Museo Egizio ha saputo dare stabilità a un modello oggi in grado di garantirne l’auto-finanziamento, conseguendo nel triennio 2015/2017 avanzi di gestione per un totale di 1.833.360 euro (destinati al sostegno di nuove progettualità interne). Un risultato al cui conseguimento ha contribuito anche l’impulso dato alla circuitazione e commercializzazione di alcune mostre itineranti che, nelle diverse tappe effettuate in giro per il mondo, hanno fin qui raccolto un pubblico di quasi 4 milioni di persone. Resta comunque la ricerca l’elemento al centro di un progetto scientifico che vede il Museo costantemente impegnato nella valorizzazione della collezione e nel dialogo con le principali istituzioni museali e di ricerca nazionali e internazionali: al di là della gestione dello spazio museale strettamente inteso, se ne riafferma così concretamente lo storico ruolo di punto riferimento per la comunità archeologica mondiale, come confermano operazioni quale l’avvio, nel maggio del 2015, della missione di scavo congiunta italo-olandese a Saqqara, a cui si affianca la ventina di progetti di ricerca in corso, il restauro di oltre 400 reperti e 28 pubblicazioni scientifiche nell’ultimo biennio. Nei suoi quasi 200 anni di storia, il Museo Egizio si è più volte trasformato, rinnovato e ripensato, cercando di coniugare le esigenze della ricerca scientifica con quelle di fruizione del pubblico. A partire dal suo stesso profilo istituzionale, terreno in cui si è distinto per innovazione quando il 6 ottobre 2004 è nata ufficialmente la Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino che rappresenta il primo esperimento di costituzione, da parte dello Stato Italiano, di uno strumento di gestione museale a partecipazione privata. La Fondazione è stata istituita dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali - che ha conferito in uso per 30 anni le collezioni museali - unitamente alla Regione Piemonte, all’allora Provincia di Torino (oggi Città Metropolitana), alla Città di Torino, alla Compagnia di San Paolo e alla Fondazione CRT. Un’evoluzione formale determinante per la successiva trasformazione strutturale del Museo Egizio completata nell’aprile 2015 con il radicale rinnovamento dei propri spazi: un progetto da 50 milioni di euro sostenuto dai soci fondatori, frutto di 5 anni di lavori di rifunzionalizzazione, restauro e messa in sicurezza dell’edificio seicentesco di via Accademia delle Scienze. Si tratta di un profondo ripensamento del Museo che sotto la direzione di Christian Greco ha dato corpo a un progetto scientifico capace di competere con i grandi musei internazionali. Il percorso museale ricostruisce la storia del Museo e delle collezioni, i contesti archeologici degli oggetti in mostra ma anche la storia delle missioni, la loro organizzazione, il loro modo di operare, avvalendosi, oltreché dei reperti custoditi, anche di un prezioso patrimonio archivistico ricco di foto e documenti storici. La volontà di caratterizzarsi con un’offerta dinamica e sempre aggiornata si esprime inoltre nell’eterogeneo calendario di incontri pubblici organizzati, con periodici cicli di conferenze divulgative, workshop, visite tematiche, laboratori ecc. destinati ai pubblici più svariati, dalle famiglie agli stakeholders, dai turisti agli studiosi del settore. Fra essi, in particolare, un posto privilegiato è riservato agli studenti e in generale alle nuove generazioni, nel solco della naturale vocazione didattica e formativa di un Museo che lo scorso anno ha accolto in visita circa 6.300 classi per un totale di oltre 100.000 ragazzi.

  • Muffin al cioccolato fondente

    Per questa ricetta non occorre pesare gli ingredienti, basta soltanto una tazzina da caffè ☕  come unità di misura. Ingredienti: 2 uova, 2 TDC di zucchero semolato,  2 TDC di latte oppure 1 yogurt bianco intero, 2 TDC di olio di semi di mais 🌽 o girasole 🌻, 1 busta di lievito per dolci, pizzico di sale. 6 TDC di farina 00. Se li volete fare al cioccolato sostituire 1 TDC di  farina con 1 di cacao amaro. Il procedimento è molto semplice. Prima montare le uova con lo zucchero  poi aggiungere il latte o yogurt, l' olio e le farine setacciate con il lievito. A piacere si possono mettere: noci tritate, cannella, mele a pezzetti e uvetta. Cuocere per 20 minuti circa in forno statico a 180°. Per la ganache al cioccolato fondente: 250 ml di panna fresca ,250 gr di cioccolato 🍫 fondente e 30 gr di burro.  Basta solo tritare il cioccolato e metterlo in una Ciotola, bollire la panna con il burro e versare sul cioccolato. Mescolare bene fino al completo scioglimento del cioccolato.  Fare raffreddare mescolando di tanto in tanto.  Mettere la ganache in una sac a poche con beccuccio a stella e decorare i muffin.

bottom of page